L’osservatorio “Fintech & Insurtech” del Politecnico di Milano ha recentemente fotografato lo stato dell’innovazione digitale nel mercato finanziario, bancario e assicurativo del nostro Paese.
Quanto ne sanno le PMI di finanza alternativa?
Se tra le persone fisiche la conoscenza e l’uso dei servizi fintech mostra segnali incoraggianti, lo stesso non può dirsi per quanto riguarda le piccole e medie imprese. L’analisi del Politecnico conferma il ritardo dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei nella diffusione degli strumenti di finanza alternativa. Gli imprenditori italiani non hanno recepito pienamente le potenzialità degli strumenti offerti da questi canali. Non stupisce, dunque, come anche il grado di utilizzo sia ancora basso (solo il 5% ha dichiarato di aver fatto uso di almeno uno tra questi strumenti).
Quali sono i prodotti finanziari più usati dalle PMI?
La scarsa diffusione dei prodotti Fintech giustifica come le PMI facciano ancora ampio affidamento sui prodotti finanziari “tradizionali”. In termini assoluti, i 2 strumenti maggiormente utilizzati dal campione di imprese analizzato sono l’anticipo su fatture (71%) e le soluzioni di leasing (66%). Meno diffusi ma comunque rilevanti sono invece i finanziamenti a breve termine e gli strumenti di previsione del cash flow (18%).
Come interagiscono le PMI con i servizi finanziari?
Lo studio mostra come la forma di interazione con gli istituti finanziari preferita dalle PMI rimanga il canale fisico, nelle forme della filiale o del consulente. Il 54% delle imprese che accede ai servizi di anticipo fatture preferisce utilizzare tale canale. La percentuale sale al 78% nel caso degli strumenti di previsione del cash flow.
Lo studio mostra infine segnali incoraggianti per quanto riguarda l’utilizzo del canale mobile. Più della metà delle PMI analizzate (il 55%) usa questo strumento nell’interazione con gli istituti finanziari mentre il 96% valuta questo canale come facile da utilizzare.