Un fenomeno che non si vedeva nei paesi occidentali dalla fine degli anni ’80 sta di nuovo entrando a far parte della nostra realtà. L’inflazione è tornata a sfiorare le 2 cifre in alcuni paesi.
Le ragioni dell’aumento del tasso di inflazione sono da ricercarsi principalmente in un’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime e nell’aggravarsi del conflitto in Ucraina. Prima ancora, a causa della politica monetaria espansiva a sostegno dell’economia di fronte alla crisi e alle carenze dell’offerta provocate dalla pandemia.
Poiché nei prossimi mesi l’inflazione rimarrà elevata, il mercato si sta adattando a questo nuovo scenario.
Inflazione in significativo aumento
A marzo 2022 l’inflazione raggiunge l’8,5% su base annua negli Stati Uniti e il 7,5% nell’area euro, un livello che non si vedeva da decenni. Tra i paesi europei, l’inflazione tocca quota 7% in Germania e in Italia, oltre 9,5% in Spagna e nei Paesi Bassi e 4,5% in Francia, dove l’aumento è contenuto grazie ai tetti ai prezzi di alcune materie prime.
Questo cambiamento del contesto economico sta influenzando i mercati finanziari. Il rendimento dei titoli di stato è aumentato a ritmi sostenuti nell’ultimo semestre. Per esempio, il rendimento delle obbligazioni a meno di 4 anni è passato da negativo a positivo. A questo link viene mostrata l’evoluzione della curva dei rendimenti dei titoli di stato per paese.
Politiche monetarie delle banche centrali
Le banche centrali stanno adeguando le loro politiche monetarie per preservare la stabilità delle economie nazionali. Per la prima volta dal 2018, la Federal Reserve (Fed) ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base (+0,25%) . Ha inoltre indicato che «saranno appropriati ulteriori rialzi» fino all’1,75%-2% entro la fine dell’anno. Il tasso di riferimento, noto anche come tasso di base, rappresenta il tasso di interesse al quale le banche centrali possono prendere in prestito denaro quando sono a corto di liquidità. Quando l’offerta di denaro diventa più costosa, la domanda di credito per investimenti e al consumo, che contiene l’inflazione, diminuisce.
Per quanto la Banca Centrale Europea (BCE) abbia deciso di non aumentare i suoi tassi di interesse di riferimento per ora, poiché questo potrebbe ostacolare la recente ripresa economica, l’istituzione finanziaria ha recentemente reso noto che gli acquisti netti nell’ambito del PPA (Programma di acquisto di attività) dovrebbero concludersi nel terzo trimestre 2022. In questo comunicato, viene anche dichiarato che “qualsiasi aggiustamento dei tassi d’interesse di riferimento della BCE avverrà qualche tempo dopo [la conclusione del degli acquisti netti di attività nel quadro del PAA] e sarà graduale”.
Di conseguenza, gli investitori chiedono tassi più alti per compensare l’aumento dell’inflazione. Le banche commerciali, in particolare, cominciano a riflettere l’aumento dei loro costi di rifinanziamento sul tasso d’interesse offerto ai loro clienti. In Francia e nei Paesi Bassi, per esempio, questo aumento è stimato tra lo 0,50% e l’1% in aggiunta ai prezzi attuali.
Adattarsi a un contesto in continuo cambiamento
In un contesto macroeconomico mutevole, October monitora continuamente il mercato e si adatta a questa nuova realtà.
Come? Grazie ai dati raccolti dal 2014, abbiamo ora una visione più chiara della solvibilità delle aziende in base alle loro caratteristiche, comportamenti, bilanci e estratti conto bancari. Abbiamo anche una più ampia comprensione dei rendimenti attesi per classe di attività e per singolo paese. Questo ci permette di adeguare continuamente i nostri modelli di scoring, integrando nuovi criteri o modificando quelli esistenti. Ci consente inoltre di riflettere l’evolvere dei tassi di interesse sui tassi applicati ai finanziamenti concessi attraverso October.
October adotta un approccio flessibile
In October, adottiamo un approccio flessibile, adattandoci ad un contesto in continuo cambiamento. In questo modo possiamo offrire alle nostre imprese clienti, ai prestatori e ai partner il miglior servizio possibile. E lo faremo tutte le volte che la situazione lo richiederà. Al momento attuale, ci si aspetta che il livello di inflazione e l’andamento dei tassi saranno fortemente influenzati dall’evoluzione del conflitto in Ucraina e dalle politiche attuate dalle banche centrali.