Di seguito alcuni estratti dell’articolo di Sergio Zocchi (AD October Italia) pubblicato nella rubrica “PopTech” sul portale formiche.net. L’approfondimento si basa sull’analisi condotta dall’Osservatorio Entrepreneurship & Finance del Politecnico di Milano sul mercato italiano della finanza alternativa. Buona lettura!
Negli ultimi anni le dinamiche competitive del mercato italiano della finanza alternativa hanno subito un ampio cambiamento. Se in passato il mercato era prevalentemente dominato dai fondi di investimento in capitale di rischio, oggi il ruolo di capofila spetta allo strumento dei mini-bond. La riduzione del “peso” dei fondi si spiega anche grazie alla affermazione sempre più rilevante delle aziende fintech (invoice trading, p2p lending ed equity crowdfunding).
Il ruolo di capofila viene svolto dagli operatori dell’invoice trading, che hanno erogato a favore delle Pmi italiane finanziamenti pari al 16% del totale dei flussi analizzati. Il direct lending, inteso come l’attività di erogazione diretta di finanziamenti da parte di soggetti non bancari, è il segmento meno sviluppato del mercato. Manca ancora, nel nostro Paese, una diffusione capillare del fenomeno a differenza di altri contesti come ad esempio quello inglese. Qui il direct lending ha raccolto, solo nel 2017, finanziamenti per più di 3 miliardi di euro.
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