La Legge di Bilancio 2018 ha modificato la tassazione degli interessi provenienti da investimenti sulle piattaforme di crowdlending. La tassazione ad aliquota marginale Irpef in vigore fino al 31 dicembre 2017 viene sostituita da una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta nella misura del 26%. Vediamo cosa cambia per gli investitori Lendix.
Interessi maturati fino al 31/12/2017
Gli interessi maturati nel corso del 2017 contribuiscono alla formazione del reddito imponibile e sono perciò sottoposti alla tassazione progressiva dei redditi secondo lo scaglione Irpef. Gli interessi percepiti devono essere inclusi tra i redditi diversi nella dichiarazione dei redditi.
Lendix ha applicato una ritenuta alla fonte del 26% a titolo di acconto su tutti gli interessi maturati e nei prossimi mesi renderà disponibile per ciascun investitore la certificazione con il dettaglio degli interessi percepiti e delle ritenute applicate, utile per la dichiarazione dei redditi.
Ciascun investitore dovrà quindi pagare (o riceve il rimborso) della differenza tra il 26% già applicato e la propria aliquota Irpef.
Interessi maturati dal 01/01/2018
Gli interessi maturati a partire da gennaio 2018 sono tassati ad aliquota fissa del 26%. Lendix continuerà ad applicare la medesima ritenuta del 26% sugli interessi maturati ma non più a titolo di acconto, bensì a titolo d’imposta. Non sarà quindi più necessario alcun adempimento aggiuntivo oltre alla ritenuta già applicata da Lendix.
Per il crowdlending l’Italia è ancora un mercato molto giovane, ma questa nuova tassazione rappresenta un primo importante traguardo del Fintech italiano e testimonia la crescente attenzione delle Istituzioni verso il nostro settore.