Due nuovi ritratti: Institutional Investors e Risk
La nostra serie “Faces of October” prosegue con due settori fondamentali per il business di October. A voi due nuovi ritratti: Institutional Investors e Risk.
Ecco l’intervista doppia a Marie Tricot, Institutional Investors Relationship Director, ed Eugenio Brambilla, Chief Risk Officer.
Marie Tricot, Institutional Investors Relationship Director
Di cosa ti occupi in October?
Sono responsabile del team di Institutional Investor Relations. Siamo un team di quattro persone che si prende cura della nostra comunità di investitori istituzionali che prestano alle PMI europee tramite i fondi di investimento October.
I fondi sono gestiti internamente dal team che sovrintende a tutti gli aspetti delle relazioni con gli investitori, dalla gestione del fondo alla raccolta fondi.
Di cosa ti occupavi prima di unirti ad October?
Dopo la laurea in economia, ho iniziato a lavorare a Londra e poi mi sono trasferita a New York dove ho lavorato per otto anni in Investment Banking.
Durante la mia permanenza nel settore bancario, mi sono occupata di marketing e in particolare dei prodotti dedicati ai grandi clienti istituzionali.
Sono tornata in Europa e sono entrata a far parte di October a luglio 2019.
Le mie esperienze precedenti mi hanno aiutato ad apprendere e ad adattarmi rapidamente, il che è fondamentale per diventare un advisor di fiducia per la nostra comunità di investitori.
Quale aspetto del tuo lavoro ti appassiona di più?
Adoro far parte di un fantastico team internazionale e adoperarmi per essere il miglior ambasciatore di October attraverso scambi ricchi e trasparenti con la nostra comunità di investitori e partner. Stiamo beneficiando della rinnovata fiducia di una forte comunità e il team sta facendo del proprio meglio per soddisfare e persino superare le aspettative.
Siamo costantemente impegnati a imparare e migliorare. Non c’è mai tempo per annoiarsi!
Quali sono le 3 skill di cui hai sicuramente bisogno nel tuo ruolo?
- Ottime capacità comunicative e interpersonali per essere in grado di interagire con tutti i nostri stakeholder
- Grinta e concentrazione per affrontare temi complessi e progettare soluzioni in modo proattivo
- Essere curiosa di continuare ad espandere la conoscenza di October e del settore
Cosa significano per te diversità ed inclusione?
La diversità e l’inclusione sono fondamentali per avere scambi aperti e significativi che conducano alle migliori decisioni.
Funziona solo quando i leader mostrano la strada attraverso comportamenti esemplari e una cultura forte che accoglie persone di diversa estrazione, creando un ambiente in cui tutti hanno la possibilità di rivelare il proprio potenziale.
Questo è importante per me a livello professionale così come nella mia vita personale. Di recente ho aderito a un programma come tutor attraverso il quale spero di essere in grado di apprendere e trasmettere alcune delle cose che ho avuto la possibilità di sperimentare lungo il mio percorso.
Qual è stato il tuo primo punto di contatto con il mondo digitale?
Ho fatto il mio primo stage nel marketing digitale presso PriceMinister, un sito di e-commerce francese, dove ho imparato molto.
Quale impatto pensi che potrà avere la tecnologia sul tuo settore nei prossimi anni?
Cambierà enormemente il modo in cui facciamo molte cose e questo richiederà di adattare il nostro framework per avere regole e check ragionevoli in atto.
Nel settore finanziario, negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi.
C’è ancora molto da fare per automatizzare, semplificare e proteggere i processi. Ciò dovrebbe portare un’esperienza semplificata e senza interruzioni per i clienti.
Con October Connect, la nostra tecnologia di neo-lending messa a disposizione della tecnologia degli operatori finanziari, stiamo contribuendo ad accelerare questo processo sfruttando la nostra tecnologia pensata per la nostra missione: consentire alle aziende di crescere semplificando e democratizzando l’accesso ai finanziamenti.
Cosa fai nel tempo libero?
Amo passare il tempo con gli amici e la famiglia idealmente facendo escursioni, sciando o andando in barca a vela. Amo anche viaggiare. Le opzioni sono limitate in questi giorni, ma continuo a scoprire splendidi itinerari correndo o andando in bicicletta per tutta Parigi.
Ho iniziato a praticare yoga qualche tempo fa e recentemente sto praticando la meditazione. Sicuramente mi aiuta a mantenere un sano equilibrio (o almeno un po’!) in questi tempi turbolenti.
Che tipo di lavoro ti piacerebbe svolgere se non lavorassi nel fintech?
Neuroscienziata.
Trovo affascinante capire meglio come funziona il cervello, la sua capacità di tarare se stesso e l’impatto sul nostro comportamento e sulle funzioni cognitive. Puoi solo essere stupito quando assisti a quanto e quanto velocemente un bambino impara nei suoi primi anni e come gli esseri umani possono (decidere di) farlo per tutta la vita!
Eugenio Brambilla, Chief Risk Officer
Di cosa ti occupi in October?
Sono il Chief Risk Officer, che coordina i nostri Credit Officer locali.
La mia missione è gestire tutti le attività relativa alla gestione del rischio per October: dall’underwriting al portfolio performance monitoring.
Poiché siamo un’azienda tecnologica, l’obiettivo è sfruttare i nostri dati e la nostra tecnologia per aumentare la nostra capacità di credito, tenendo sempre sotto controllo tutti i parametri di rischio.
Di cosa ti occupavi prima di unirti ad October?
Ero CRO per la divisione itaiana di GE Capital focalizzata sul finanziamento alle PMI.
Ho trascorso la maggior parte della mia carriera professionale in organizzazioni finanziarie internazionali concentrandomi principalmente su attività legate al rischio per la valutazione del credito, la gestione del portafoglio e il rischio operativo.
Quale aspetto del tuo lavoro ti appassiona di più?
Quello che mi piace di più è lavorare con le persone.
Sono assolutamente convinto che un’azienda dovrebbe essere in grado di ottenere idee da tutti i membri dell’organizzazione e utilizzare al meglio le diverse competenze e capacità.
E questo è quello che mi piace di più di October.
Quali sono le 3 skill di cui hai sicuramente bisogno nel tuo ruolo?
- Essere curiosi e avere una buona comprensione di come funziona l’azienda e il mercato. Dovresti conoscere l’origine, i processi di credito, le attività operative, collection e recovery, i sistemi e i dati.
- Buone capacità di comunicazione, poiché in azienda tutti dovrebbero essere consapevoli di quali sono gli impatti di ciò che facciamo nelle nostre attività quotidiane
- Essere in grado di ascoltare e lavorare con gli altri, le idee migliori vengono dalla discussione e dalla condivisione
Cosa significano per te diversità ed inclusione?
Vedo la diversità e l’inclusione come un modo per crescere insieme, sia a livello personale che aziendale.
Migliorano notevolmente la comprensione, l’impegno e l’energia che reciprocamente trasmettiamo.
Qual è stato il tuo primo punto di contatto con il mondo digitale?
Già nel 2004 in GE abbiamo sviluppato un processo completamente automatizzato per le PMI che ci ha permesso di approvare un piccolo prestito in 20 secondi e di inviare il contratto al cliente tramite posta.
È stata la prima volta che ho imparato a conoscere il potenziale dell’xml. Quel prodotto era innovativo e di successo e per me era una chiara indicazione di come la tecnologia avrebbe cambiato il settore finanziario.
Quale impatto pensi che potrà avere la tecnologia sul tuo settore nei prossimi anni?
Solo negli ultimi anni il settore finanziario ha iniziato a considerare la tecnologia come un vero e proprio punto di svolta.
Ma la tecnologia aiuterà a fornire ai clienti un prodotto migliore e più trasparente mantenendo al contempo il business al sicuro a beneficio di tutte le parti interessate.
Cosa fai nel tempo libero?
Quello che mi manca di più nella situazione attuale è viaggiare.
Inoltre, amo fare sport all’aria aperta, come lo ski touring in inverno e il ciclismo nelle stagioni calde.
Che tipo di lavoro ti piacerebbe svolgere se non lavorassi nel fintech?
Mi è sempre piaciuto fare lavori manuali, in particolare dedicarmi alla lavorazione del legno.
Potrebbe essere un’opportunità per il futuro?