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Lettera aperta alla nostra community

Ogni anno, all’inizio di gennaio, ci prendiamo del tempo per commentare in modo trasparente con tutti voi, i nostri prestatori privati e investitori istituzionali, le imprese, i nostri partner, i clienti October Connect, gli azionisti e tutto il mercato l’andamento dell’anno precedente e gli obiettivi per l’anno a venire.

Nel pieno rispetto delle migliori tradizioni di ogni redattore di una lettera aperta, iniziamo quindi con una retrospettiva sullo scorso anno.

Chi l’avrebbe mai immaginato?

Per prima cosa, partiamo con una buona notizia: non abbiamo azzardato alcuna previsione macroeconomica per il 2022. E per fortuna, perché di certo non saremmo stati in grado di prevedere i folli eventi degli ultimi 12 mesi.

Come avremmo potuto immaginare che i costi dell’energia sarebbero diventati la nuova principale fonte di preoccupazione e l’argomento di conversazione preferito scalzando il Covid-19? E come avremmo potuto prevedere un’inversione di tendenza dei tassi d’interesse per cui si è passati da tassi penalizzanti all’inizio dell’anno a conti deposito che rendono oltre il 4%? O come immaginare, più drammaticamente, che la guerra avrebbe colpito le porte dell’Europa a tal punto da mettere in discussione molte delle nostre certezze?

In October, abbiamo sperimentato questo fenomeno soprattutto nel secondo e terzo trimestre. Molte aziende non erano propense a contrarre nuovi prestiti in attesa che il denaro tornasse a costare meno. Ci è voluto un po’ di tempo prima che la maggior parte delle imprese capisse che il fattore decisivo non era il costo degli interessi, ma la capacità di raccogliere nuovo capitale di debito in un contesto improvvisamente più rigido ed esigente, con margini aziendali erosi dall’inflazione e dalla scarsità di materie prime.

I cambiamenti sono stati brutali, senza precedenti e hanno inevitabilmente modificato lo status quo.

Ciò nonostante, il nostro volume di nuovi finanziamenti per il 2022 è stato di 158 milioni di euro, erogati a circa 700 aziende europee. Si tratta di una performance migliore rispetto al 2019 o al 2020, ma inferiore a quella del 2021 (186 milioni di euro). Il primo anno senza crescita in 8 anni.

Siamo però vicini al traguardo simbolico di 1 miliardo di euro (sì, 1.000.000.000) di volume di prestiti a 4.000 imprese. Manca solo un passo, un 4%, per raggiungere l’obiettivo!

La nostra fiducia, in questo senso, deriva anche dal fatto che nei prossimi giorni annunceremo di avere recentemente raccolto oltre 100 milioni di euro da investitori istituzionali – la chiave per mantenere a pieno regime la macchina del credito!

Un nuovo paradigma

Negli ultimi 8 anni, il contesto economico è stato semplice: chi era in grado di creare ricchezza (o di promettere di crearla) veniva sommerso da proposte di finanziamento che già oggi appaiono come irrazionali: grandi aziende pagate per contrarre prestiti a tassi negativi, giovani aziende valutate 300 volte il loro fatturato nonostante le massicce perdite.

Oggi, nel 2023, le cose sono cambiate. In October, ad esempio, il rapporto di forza è ora più a favore dei prestatori e anche le migliori imprese si trovano a ridimensionare le loro richieste. E per azzardare una previsione, questo non durerà solo per i prossimi 12 mesi.

Come abbiamo navigato in queste acque agitate?

Durante questo anno così complesso, ci siamo concentrati innanzitutto sul non prendere decisioni sbagliate che sarebbero risultate penalizzanti nel nuovo contesto di mercato, preparandoci allo stesso tempo ad affrontare al meglio il futuro.

Dopo un primo trimestre da record, abbiamo vissuto due dolorosi trimestri di status quo. Ed abbiamo però adeguato i tassi di interesse, contemplando l’ipotesi di un ulteriore rallentamento. Perché lo abbiamo fatto? Sapevamo che era necessario tenere conto dei futuri costi del rischio (dovuti all’aumento delle insolvenze) e delle nuove aspettative dei prestatori privati ed istituzionali. Gestire una piattaforma di finanziamento significa trovare sempre il giusto equilibrio tra gli interessi dei prestatori e delle imprese. Cedere alla facilità dei volumi a breve termine può causare rovinose cadute.

October è un’azienda tecnologica. In altre parole, le nostre prestazioni quotidiane non si basano su valutazioni personali, ma su strumenti costruiti dal nostro team. E proprio nel 2022 abbiamo assunto più persone che mai e formato nuovi talenti per rendere questi strumenti il più possibile efficaci.

Siamo talmente convinti del valore unico dei nostri strumenti che nel 2022 abbiamo investito molto anche nel marketing della nostra tecnologia. Abbiamo assunto un direttore generale e un intero team per vendere October Connectperché abbiamo constatato che questi strumenti sono utili per le banche, le neo-banche, le istituzioni finanziarie e, in generale, per chiunque abbia bisogno di concedere prestiti o di valutare la qualità di una controparte.

Abbiamo inoltre lanciato nuovi moduli, come quello ESG X-Ray (Environmental, Social, Governance). Siamo convinti che la stabilità di un’azienda dipenda anche dal modo in cui affronta gli aspetti ESG. Tuttavia, per cogliere l’impegno ESG delle PMI, sono necessari nuovi strumenti che differiscono in modo significativo da quelli utilizzati per valutare le grandi aziende, e October Connect offre una soluzione ottimale.

Infine, abbiamo lavorato alla raccolta di nuovi fondi da finanziatori istituzionali, senza i quali non saremmo in grado di erogare prestiti, e abbiamo acquisito il nostro concorrente francese Credit.fr. Questo ci ha permesso di rafforzare ulteriormente la nostra community di prestatori privati (ad oggi abbiamo 40.000 utenti attivi) e di accogliere Tikehau Capital tra i nostri azionisti.

I nostri punti di forza sono rimasti gli stessi

La crisi non ha cambiato la nostra identità, ma ha influenzato il modo in cui mettiamo in campo i nostri punti di forza. Vediamo insieme alcuni esempi concreti.

Il nostro mix unico di prestatori privati e investitori istituzionali, considerato superato in tempi di abbondanza, è ora un pilastro della nostra attività di finanziamento.

I nostri strumenti di rilevamento delle frodi ci proteggono meglio che mai. Realisticamente, i tentativi di frode aumentano con l’inasprirsi della congiuntura economica. La fame a volte porta a comportamenti non etici. Molti dei nostri clienti di October Connect la pensano allo stesso modo, ed è per questo che hanno scelto il nostro modulo anti-frode.

La sofisticazione della nostra tecnologia ci permette di automatizzare sempre più i finanziamenti. Questo ci rende un partner privilegiato per molti operatori che vogliono offrire ai propri clienti un accesso semplificato al credito attraverso una soluzione di Embedded Finance.

La consapevolezza ambientale e sociale cresce di giorno in giorno nella nostra società. Nel 2023, il nostro modulo ESG sarà un alleato indispensabile per tutti coloro che condividono questa convinzione.

In conclusione, resteremo cauti nelle nostre previsioni per non doverci smentire tra 12 mesi. Entriamo però nel 2023 con la convinzione che un’ottima gestione del rischio sarà fondamentale per i nostri prestatori privati, investitori istituzionali, imprese, clienti October Connect, oltre che per noi!

Questa è la direzione da seguire nel 2023!