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Meet the CEOs of October: ecco il CEO di October Italia

Nella nostra rubrica Meeting the CEO’s of October parliamo con i CEO di Francia, Italia, Spagna, Olanda e Germania: oggi è il turno di Sergio Zocchi CEO October Italia.

Vuoi scoprire il loro percorso prima di entrare a far parte del team October? Come differisce il panorama dei finanziamenti e quali sono le sfide di ogni singola country in cui October opera?

In precedenza abbiamo parlato con Luuc Mannaerts, CEO di October Olanda, Thorsten Seeger, CEO di October Germania, e Gregoire de Lestapis, che guida October Spagna. Ora è il turno di Sergio Zocchi, CEO di October Italia.

Leggi e guarda l’intervista!

Cosa hai studiato e dove hai lavorato prima di unirti ad October?

Mi sono laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino e ho successivamente conseguito un Master in Corporate Finance e Investment Banking.

Ho poi iniziato la mia carriera in Francia presso il dipartimento R&D di una multinazionale.

Nel corso dei successivi dieci anni, ho lavorato come imprenditore nel settore tecnologico.

Tecnologia e Innovazione

L’interesse per la tecnologia e l’innovazione mi hanno permesso di diversificare l’attività e iniziare a investire sistematicamente in compagnie innovative.

Nell’ambito del venture capital nel 2011 ho lanciato il fondo di investimento JVCapital e in precedenza sono stato partner di Italian Angels for Growth, principale associazione italiana di investitori Business Angel.

L’interesse per il settore fintech è emerso nel corso di questi anni e mi ha portato ad assumere il ruolo di CEO di October Italia nel 2016.

Quali sono le sfide e le opportunità nel mercato finanziario italiano?

Alcune sfide sono specifiche per October, mentre altre sono valide per tutto il tessuto economico italiano.

Le PMI, struttura portante del nostro paese

Le PMI sono la struttura portante dell’economia del nostro paese. In Italia sono circa 200.000 e, da sole, contribuiscono a più del 41% dell’intero fatturato generato.

In questi anni le PMI hanno avviato un processo di trasformazione digitale.

PMI e digitalizzazione

Stando al DESI (Digital Economy and Society Index), l’indice creato dalla Commissione Europea per misurare e monitorare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione, il livello di digitalizzazione delle PMI italiane è al di sotto della media europea.

Nonostante il gap rispetto al resto d’Europa, secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano la situazione dovuta al Covid-19 ha rimescolato le carte in tavola.

Durante i mesi della pandemia, il digitale ha rappresentato l’unico strumento in grado di garantire una certa continuità di business alle PMI.

Questo quadro ha sicuramente favorito l’accelerazione della trasformazione digitale e ha fatto in modo che le imprese guardassero anche ad altri player per ottenere un finanziamento semplice e veloce.

Tutti questi elementi hanno permesso una crescita della finanzia alternativa.

I numeri del FinTech in Italia

Secondo i dati di ItaliaFintech, l’associazione che raggruppa i principali operatori del settore FinTech attivi in Italia, i finanziamenti concessi alle imprese da parte della finanza alternativa nel corso del 2020 sono ammontati a 1.7 miliardi di euro, più che quadruplicando gli importi del 2019.

Nel primo trimestre del 2021 i finanziamenti fintech erogati sono quasi triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Tutto questo ha reso ineludibile l’approccio collaborativo a livello globale tra player finanziari e non, un trend già in corso nel 2019, ma che nel 2020 ha vissuto un reale boom e sta continuando nel 2021.

La nuova era della collaborazione

Non è un caso che il numero delle partnership siano aumentate significativamente nel corso degli ultimi mesi.

Sempre più banche, istituzioni e associazioni di categoria sono interessate alle società FinTech.

Questo perché, per continuare a porre al centro la relazione con il cliente, il sistema bancario ha bisogno di disporre di soluzioni tecnologiche e di servizio sviluppate da operatori specializzati.

Le FinTech stanno dimostrando di poter aiutare le banche con la velocità e la focalizzazione su precisi segmenti del business della finanza.

In che modo October può contribuire a questo cambiamento in Italia?

Il nostro contributo non è solo in termini di finanziamento diretto, ma deriva anche dalle soluzioni che mettiamo a disposizione delle istituzioni finanziarie e del mercato.

October è caratterizzato da velocità, tecnologia, flessibilità e focus sull’esperienza utente. Questi asset sono fondamentali sia per le istituzioni finanziarie tradizionali che per i grandi player.

Per una banca, il modo migliore di progredire è lavorare su tutti i processi di finanziamento, rendendoli più snelli e affidabili.

Ecco perché banche e FinTech condividono lo stesso obiettivo di offrire ai clienti la miglior esperienza possibile in termini di usabilità.

La tecnologia di October Connect

Per questa ragione October ha lanciato October Connect, la tecnologia di neolending Saas al servizio delle istituzioni finanziarie.

La piattaforma tecnologica October è una soluzione, perché si presenta già pronta all’uso e può essere utilizzata end-to-end (in white label) o nelle sue singole componenti in modalità SaaS (Software as a Service).

Anche nella versione classica di October abbiamo un ruolo fondamentale, contribuendo alla creazione di un modello post pandemia come aggregatore di tutti gli attori istituzionali e privati a supporto delle PMI e dell’economia reale.

Ovviamente la sfida è complessa, perché nella transizione sono coinvolti tre aspetti chiave:

  • la legacy tecnologica,
  • le crescenti richieste in termini di esperienza utente da parte dei clienti
  • e il quadro normativo di riferimento, che si aggiornerà a breve con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo e i relativi regolamenti attuativi nazionali.

Quali sono gli obiettivi di October Italia nel 2021?

In primo luogo, continuare a lavorare sulla creazione di cultura intorno al direct lending e sulla brand reputation di October nel mercato italiano. Due elementi ci contraddistinguono in modo chiaro:

  • il primo è il nostro DNA europeo, che ci permette di convogliare capitale europeo sulle PMI italiane
  • il secondo è la dimensione tecnologica, ben rappresentata da October Connect.

In secondo luogo continuare a contribuire al risultato di gruppo con numeri importanti e crescenti, in linea con l’andamento della domanda di mercato.

Il fintech è ormai una realtà necessaria ed October risponde alla domanda diretta tramite la propria piattaforma.

Come?

In qualità di aggregatore tramite gli investitori istituzionali, tramite la nostra community di prestatori privati, grazie ai nostri partner commerciali e collaborando con tutte le istituzioni finanziarie.

Cosa pensi che sia tipico di October?

La prima cosa che mi viene in mente è la velocità e la capacità di adattarsi in tempi rapidissimi al cambiamento e alle necessità del mercato.

I costanti sviluppi tecnologici sono in linea con le crescenti necessità del cliente digitale, dei nostri partner e della nostra community di prestatori.

October è al centro di questo “ambiente” e facilita la connessione tra tutti gli attori.

Basta riepilogare alcune delle ultime novità lanciate sul mercato, proprio partendo dalle prime battute della crisi pandemica, in cui ad October è stata riconosciuta una capacità di lettura degli eventi e delle necessità delle imprese, reattività immediata e propulsione innovativa.

Nel 2020 abbiamo lanciato l’Instant lending, la nostra soluzione di finanziamento rapida che consente alle imprese di ottenere una proposta immediata, e October Connect, la nostra soluzione di neolending.

Il 2021 è stato l’anno del nostro nuovo credit risk scoring model Kea, basato sulle transazioni bancarie.

Con quale valore di October in cui ti identifichi di più?

I valori di October sono tutti molto importanti per me.

“Migliorare sempre” rispecchia però molto bene il mindset con cui ogni giorno affrontiamo le nuove sfide, cogliamo nuove opportunità e lavoriamo insieme per ottenere il risultato che ci siamo prefissi.

L’ideale è migliorare godendosi il viaggio, potendo contare su un team con una gran voglia di fare e di supportarsi a vicenda.

Quale è stato un progetto di finanziamento memorabile per te?

Il primo progetto di October Italia è stato sicuramente il più memorabile.

Un finanziamento finalizzato a sostenere la crescita di una piccola impresa, che ha visto proseguire la collaborazione anche negli anni successivi.

Con un nuovo progetto nel 2021, potendo essere al fianco di questa PMI anche in una situazione difficile come quella dettata dalla crisi pandemica.