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Aggiornamento sul portafoglio October: intervista al nostro Direttore Credito

A giugno 2019 il Direttore Credito europeo di October, Marc Sebag, aveva risposto ad alcune domande dei prestatori sui default e sulla continua evoluzione del nostro modello di scoring. A poco più di un anno di distanza, la pandemia e il conseguente rallentamento economico hanno cambiato il panorama delle PMI. Nell’intervista di oggi, Marc condivide le sue riflessioni sull’impatto della crisi Covid-19 sul nostro portafoglio, sul sostegno offerto da October alle PMI durante la crisi e sui cambiamenti attuati dalla nostra piattaforma per adattarsi a questa nuova realtà.

Qual è stato l’impatto della crisi Covid-19 sulle PMI europee?

Quando la crisi Covid-19 è iniziata la maggior parte delle PMI, comprese le nostre imprese clienti, ha iniziato ad affrontare problemi immediati di liquidità dovuti alla riduzione o addirittura sospensione dell’attività, oltre che al drastico rallentamento economico. Per darvi un’idea, la European Economic Forecast Summer 2020 ha stimato che la zona Euro abbia operato dal 25 al 30% della sua capacità durante il blocco, con alcuni settori totalmente fermi. Si è trattato di uno shock improvviso, sia dell’offerta che della domanda, a cui non si era mai assistito prima. All’inizio di marzo abbiamo ricevuto molte telefonate da parte delle nostre imprese clienti, che ci hanno chiesto una sospensione dei pagamenti per preservare la liquidità in questo periodo di incertezza. In particolare, alberghi, bar e ristoranti sono stati costretti a chiudere. Queste aziende non hanno potuto mantenere lo stesso livello di attività, ma hanno dovuto comunque pagare i dipendenti, le fatture dei fornitori, le tasse e i creditori finanziari. Per rispondere a questa situazione, i governi europei hanno introdotto misure eccezionali (meccanismi di garanzia statale, piani di esodo, esenzioni fiscali, ecc.) per fornire liquidità alle aziende e dare loro il tempo di rimettersi in piedi. Le banche, ma anche le piattaforme di prestito come October, hanno partecipato a questo programma di sostegno e continuano a farlo.

Quali azioni specifiche ha introdotto October per sostenere rapidamente le PMI?

Fin dall’inizio della pandemia, il nostro obiettivo è stato quello di offrire alle imprese la possibilità di stabilizzare la loro situazione finanziaria e di far ripartire la loro attività, così da metterle in grado di rimborsare i loro prestiti in futuro.

A marzo, October ha proposto il congelamento dei rimborsi di capitale per un periodo di 3 mesi (aprile, maggio e giugno 2020) a tutte le imprese clienti per permettere loro di conservare la liquidità e proteggere gli interessi dei prestatori, che hanno votato a grande maggioranza a favore del congelamento. Il 98% delle aziende ha rispettato l’impegno di rimborsare gli interessi durante questo periodo. Come ulteriore allineamento di interessi, durante questo periodo October ha anche sospeso le commissioni mensili addebitate alle imprese.

Al termine dei 3 mesi, per le aziende che operano nei settori più colpiti dal Covid-19 (turismo, eventi, ristorazione, fitness), abbiamo rinnovato il congelamento dei rimborsi del capitale per periodi da 3 a 9 mesi, con l’approvazione preventiva dei prestatori. Il 10% delle nostre imprese clienti ha richiesto un ulteriore congelamento dei rimborsi di capitale.

Questa iniziativa è stata accolta positivamente dalla nostra community di prestatori, dagli investitori istituzionali e dalle imprese.

Il congelamento di 3 mesi dei rimborsi di capitale è stata una risposta a breve termine alla crisi, ma come avete adattato il vostro modello nei mesi successivi e qual è la situazione attuale in ogni paese?

Nei mesi successivi abbiamo introdotto numerose novità, sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell’analisi del credito.

Nel timore di una stretta creditizia e al conseguente fallimento di molte PMI, i Governi hanno deciso di mitigare il rischio per i finanziatori introducendo meccanismi di garanzia statale. Oggi October è idonea a offrire prestiti garantiti dallo Stato in Francia, Italia e Paesi Bassi. Vediamo come funzionano queste garanzie:

  • In Francia, le imprese che beneficiano della garanzia statale ricevono inizialmente un prestito differito di 12 mesi al 2%, che al termine del primo anno può essere prolungato fino a 5 anni con un tasso d’interesse più elevato. La garanzia copre il 90% del capitale residuo in caso di default. A fine settembre la nostra piattaforma aveva finanziato 34 progetti garantiti dallo Stato francese, per un totale di 6,1 milioni di euro.
  • In Italia, il programma di garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI istituito dal Governo si applica unicamente ai prestiti erogati da investitori istituzionali e copre fino al 90% del capitale residuo. October partecipa attivamente a questo programma per:
    1. concedere nuovi prestiti alle imprese italiane idonee alla garanzia. A fine settembre, 108 PMI italiane avevano ricevuto un prestito garantito dallo Stato, per un totale di 24 milioni di euro erogati dalla nostra piattaforma.
    2. rifinanziare i progetti del nostro portafoglio esistente che risultassero idonei a una garanzia pubblica o privata. Con il sostegno dei nostri prestatori privati, che ad aprile hanno votato favorevolmente, questa misura ha permesso alle imprese di ottenere liquidità aggiuntiva e un’estensione della durata del prestito, mentre i prestatori hanno ottenuto il rimborso totale del capitale residuo. Ad oggi, sono stati rifinanziati oltre 23 progetti per un totale di 4,9 milioni di euro, pari a circa il 38% portafoglio italiano idoneo.
  • Nei Paesi Bassi October partecipa al programma di garanzia dello Stato olandese. La garanzia viene messa a disposizione delle imprese idonee solo dopo l’utilizzo di altre misure governative e copre circa il 65% del capitale residuo. Fino ad ora October ha finanziato un solo progetto olandese garantito dallo Stato.
  • In Spagna e Germania, dove le piattaforme di prestito non possono partecipare ai programmi di garanzia statale. October continua a sostenere le PMI con prestiti non garantiti sulla base di un’approfondita analisi del credito che tiene conto dell’impatto della crisi Covid-19 e delle tempistiche necessarie per il ritorno a un’attività normale.

Dal 1 marzo 2020 al 30 settembre 2020

Come state affrontando l’elevato volume di richieste per prestiti garantiti dallo Stato?

Per poter rispondere in modo istantaneo alle richieste di finanziamento, October ha sviluppato un modello di analisi automatica del credito chiamato Magpie. Magpie è stato costruito utilizzando algoritmi di apprendimento automatico su grandi quantità di dati raccolti da October negli ultimi 5 anni in diversi paesi; questo modello stima il rischio di insolvenza delle aziende ed è appositamente studiato per la tipologia di imprese che si rivolge a October. I progetti di importo inferiore a 250.000 euro coperti da garanzia statale possono essere valutati istantaneamente da Magpie, offrendo alle imprese un’esperienza rapida e semplice, oltre a maggiori opportunità di diversificazione per i prestatori. I progetti analizzati da Magpie sono chiamati Instant Projects.

Qual è stato l’impatto di Covid-19 sui rimborsi?

Grazie alle misure che October ha introdotto in modo proattivo, la maggior parte delle aziende ha continuato ad rimborsare regolarmente le rate mensili. A luglio, dopo che il congelamento dei rimborsi di capitale si è concluso, il 98% delle imprese che non avevano alcun ritardo di pagamento prima della crisi Covid-19 aveva rimborsato le proprie rate senza alcun ritardo. Oggi l’88% di queste imprese sta rimborsando l’intera rata (capitale e interessi) mentre il 10% sta rimborsando soltanto gli interessi: si tratta delle imprese più colpite che hanno beneficiato di un ulteriore congelamento dei rimborsi di capitale.

Dati aggiornati a settembre 2020, esclusi i progetti in default prima della crisi Covid-19

Più in generale, qual è la situazione attuale del portafoglio October in termini di default?

Nella nostra pagina statistiche è possibile consultare in qualsiasi momento l’impatto dei default sul portafoglio October. Ad oggi il rendimento netto del portafoglio October (quindi al netto dei default) è del 4,04%, a fronte di un rendimento lordo del 5,85%.

Dati aggiornati a settembre 2020, in volume. Il costo annuale del rischio (differenza tra il TRI iniziale e il TRI post default) nel 2020 è stato positivo a seguito della ristrutturazione di numerosi prestiti.

Come menzionato nell’intervista del 2019, il tasso di default per i progetti finanziati nel 2017 e nel 2018 ha subito un incremento. Con la maturazione del nostro portafoglio è normale iniziare ad avere dei default dopo un certo periodo di tempo, ma questa è stata anche un’occasione per imparare e migliorare soprattutto sugli “early default”, ossia quei default che si verificano entro 12 mesi dal finanziamento.

All’epoca, l’analisi del nostro portafoglio si era concentrata su 4 fattori di rischio: finanziamento delle acquisizioni, comportamenti disonesti, settori e aree geografiche più rischiose.

Per mantenere sotto controllo il tasso di default, abbiamo adottato azioni correttive e criteri più severi con l’obiettivo di migliorare il nostro modello di scoring. Questo ci ha permesso di ridurre gli early default: dopo aver introdotto le misure correttive soltanto l’1,2% dei progetti finanziati nel 2019 è andato in default entro 12 mesi, contro il 3,8% del 2018.

Fondamentale per la performance del portafoglio è anche il fatto che October gestisce internamente il recupero crediti, con un team internazionale di 6 professionisti esperti che lavorano a stretto contatto con partner esterni per difendere gli interessi dei nostri prestatori. Ad oggi, degli oltre mille progetti finanziati da October, 66 sono oggetto di procedure di recupero giudiziale, mentre per 28 progetti in atto azioni di recupero amichevole. Per 5 progetti il credito è stato dichiarato inesigibile da un tribunale. In 12 casi è stato raggiunto un accordo per il rimborso del credito ai prestatori October.

Dati aggiornati al 30 settembre 2020, in numero di progetti

Quale sarà l’impatto del Covid-19 sul rendimento dei prestatori?

Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che gli effetti della crisi diventino pienamente misurabili. In primo luogo, l’impatto sui portafogli dei prestatori dipenderà dal loro livello di diversificazione. Ma più in generale, c’è ancora un elevato livello di incertezza sull’impatto economico a medio termine della crisi Covid-19.

In questo momento, siamo ancora nell’occhio del ciclone. Molti governi hanno attuato moratorie fiscali e contributive e avviato programmi di garanzia statale per sostenere le PMI e l’occupazione nei prossimi 12 mesi. Durante questo periodo, le aziende possono resistere grazie a questi programmi di sostegno, ma le difficoltà potrebbero iniziare nel primo trimestre del 2021, quando le moratorie finiranno e le aziende dovranno iniziare a rimborsare i prestiti garantiti dallo stato.

October continuerà a monitorare la salute del portafoglio attraverso un contatto regolare con le imprese e il monitoraggio dei database esterni.

Puoi spiegare cosa è cambiato in termini di valutazione del credito in seguito alla crisi?

L’analisi dei progetti presentati su October viene effettuata internamente. Raccogliamo le informazioni quantitative e qualitative necessarie per valutare il rischio di un progetto e determinare il tasso di interesse.

Il nostro modello di risk scoring è basato sull’evoluzione del nostro portafoglio e del mercato, ed è in continuo aggiornamento. La crisi Covid-19 ha ovviamente influenzato il modo in cui valutiamo le aziende e ha fatto sì che il nostro modello subisse alcuni aggiustamenti:

  • Revisione della nostra classificazione dei settori. October classifica i settori in 4 categorie in base al rischio connesso: positivo, senza restrizioni, alta vigilanza, vietato. I settori in cui l’attività è diventata instabile a causa delle misure di contenimento, come ad esempio il settore turistico o l’industria dei trasporti, sono stati inseriti nella categoria “alta vigilanza”. Ciò significa che i progetti legati a questi settori saranno sottoposti ad un’analisi più approfondita. Parallelamente, l’attenzione si concentrerà su alcuni settori ad alto potenziale, come quello farmaceutico o informatico, tra gli altri.
  • Focus sulle aziende resilienti. Per ottenere un prestito su October le aziende devono soddisfare i seguenti criteri:
    1. dimostrare di essere state redditizie e idonee ai nostri criteri prima dell’inizio della crisi;
    2. dimostrare la loro capacità di tornare ad un certo livello di attività entro i prossimi 12-24 mesi.
  • Maggiore approfondimento durante la nostra intervista. Il set di domande che i nostri analisti del credito rivolgono alle imprese durante il processo valutazione è stato arricchito con domande volte a valutare la resilienza delle imprese. Viene dato un peso maggiore alla comprensione dell’ecosistema operativo dell’azienda, della situazione di liquidità e della capacità del management di adattare il proprio modello di business all’attuale situazione. L’obiettivo è quello di avere un quadro chiaro della situazione attuale dell’impresa, capire la sua evoluzione nei i prossimi mesi e le tempistiche necessarie affinché l’attività possa tornare alla normalità.
  • Rafforzamento delle verifiche di sicurezza. Nell’ultimo anno abbiamo rafforzato molto il nostro sistema antifrode, sviluppando una serie di strumenti che si stanno rivelando utili per individuare possibili comportamenti disonesti.

Per concludere, come vedi l’attività di October nei prossimi 12-18 mesi?

La nostra missione rimane la stessa: sostenere le PMI semplificando e democratizzando il loro finanziamento. Continueremo a lavorare per facilitare la vita degli imprenditori e guidarli in modo efficiente verso la fonte di finanziamento più adatta a loro, sia che si tratti di un prestito garantito dallo Stato, di un prestito non garantito o di un noleggio operativo.

Recentemente, abbiamo rafforzato la nostra capacità di prestito raccogliendo €258M€ da importanti investitori istituzionali internazionali, come il Gruppo Intesa Sanpaolo.

Per raggiungere il nostro obiettivo, continueremo a migliorare il nostro modello di valutazione automatica del credito, che è attivo in Italia, Francia e presto anche in Spagna, e per implementare il nostro processo di Instant Decision su più prodotti e più mercati.

Ci auguriamo che questa intervista sia utile a tutti voi e siamo a vostra disposizione per qualsiasi domanda.